Riapertura Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte

Al Direttore Generale Biblioteche e Diritto d’autore
Dottoressa Paola Passarelli
Al Direttore Generale dei Musei
Professor Massimo Osanna
Alla Direttrice del Vittoriano e palazzo Venezia
Dottoressa Edith Gabrielli
LORO SEDI

Il presidente della CUNSTA
Consulta Universitaria Nazionale Storici dell’arte
Prof. Enrico Parlato
Il presidente della SISCA
Società Italiana di Storia della Critica d’arte
Prof. Massimiliano Rossi
Il presidente della Federazione delle Consulte Universitarie di Archeologia
Prof. Giuliano Volpe
Il presidente della Consulta di Topografia Antica
Prof. Paolo Liverani

oggetto: riapertura Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte

Roma, 19 febbraio 2021

Gentili Direttori,

In qualità di rappresentanti della Consulte Universitarie degli Storici dell’arte e degli archeologi constatiamo ogni giorno quanto la pandemia incida e limiti pesantemente le possibilità di ricerca e di studio dell’intera comunità scientifica, specificamente in ambito universitario e in quello preposto alla tutela. Questo stato di cose grava e danneggia in maniera particolare i giovani studiosi, dai laureandi ai dottorandi, che proprio in questo frangente vivono momenti decisivi per le loro vite e carriere future.
Siamo del tutto consapevoli che nell’attuale situazione, la priorità spetta alla salute pubblica. Tuttavia, a quasi un anno dall’inizio della pandemia, superato il primo periodo di lockdown, numerose istituzioni bibliotecarie, archivistiche e museali (molte delle quali appartenenti al MiBAC) hanno riaperto, sia pure in forma contingentata, ma in piena sicurezza, come dimostra il fatto che non si è avuta alcuna notizia di focolai epidemici connessi a tali riaperture.
Nell’ambito delle discipline archeologiche e storiche artistiche istituzioni quali il Deutsches Archäologisches Institut, la Bibliotheca Hertziana, il Kunsthistorisches Institut, l’Ecole Française e la Biblioteca Apostolica Vaticana consentono la regolare consultazione dei loro fondi sia pure con rispetto del distanziamento e quindi con una forte limitazione degli accessi, che inevitabilmente esclude un gruppo cospicuo di studiosi.
Al contrario, l’importantissima e ricchissima Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte fondata da Corrado Ricci, unica biblioteca statale in Italia specializzata nelle nostre discipline, è chiusa dall’inizio del primo lockdown, né vi sono avvisaglie di una sua prossima riapertura.
Non ce ne spieghiamo la ragione; non capiamo come mai – nel momento in cui tutti gli sforzi cercano di garantire al paese almeno una parte di normalità, e in cui il ministro Franceschini non si stanca di affermare la centralità e il ruolo civile dei Beni Culturali e della loro conoscenza – un luogo di questo rilievo e di queste potenzialità mantenga chiuse le proprie porte, senza, peraltro, darne giustificazione pubblica e prospettare modi e tempistiche di una soluzione.
La Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte non è un deposito di libri, ma un luogo che deve essere vivo e importante nella vita culturale e nella formazione delle giovani generazioni di studiosi e funzionari. È ingiusto che questo peso venga interamente affidato alle istituzioni straniere presenti sul territorio nazionale, che hanno risposto con assoluta generosità agli appelli ad esse rivolte, ma che non hanno giuridicamente e moralmente lo stesso compito invece affidato a quelle italiane. A nostro parere, la chiusura della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte costituisce un danno grave e uno spreco incomprensibile; non ci sembra possibile che eventuali difficoltà di organizzazione o di personale non possano essere affrontate e risolte per il bene della collettività. Né il progettato trasloco della Biblioteca ci sembra eventuale giustificazione per questa lunghissima chiusura: il trasloco non è attualmente in atto, e la Biblioteca ha il diritto di essere pienamente efficiente e disponibile agli utenti per i quali è stata creata.

Con la presente sollecitiamo quindi la pronta riapertura della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’arte: non solo per riattivare un servizio pubblico inopinatamente messo a tacere, ma per dare un messaggio di concreto ottimismo di cui tutto il paese ha davvero bisogno.

Prof. Paolo Liverani
Prof. Enrico Parlato
Prof. Massimiliano Rossi
Prof. Giuliano Volpe

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